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Che futuro per la nostra salute?

Che futuro per la nostra salute? - Dottore, mi ascolti!

Crisi economica, recessione,  rischiamo i disastri ambientali, il sistema sanitario collassa … Possiamo lavorare per un futuro migliore?

La crisi economica ha scatenato conseguenze anche sulla nostra salute: sempre più spesso i medici segnalano che alcune terapie vengono interrotte, o neanche iniziate, perché il paziente non è in grado di sostenerle economicamente, e quasi tutti i Paesi occidentali (l’Italia in prima linea) riducono i costi dell’assistenza e segnalano che il sistema sanitario non è economicamente sostenibile.

Parallelamente ci sono allarmi sullo stile di vita, sui problemi ecologici, vengono evidenziati sempre più spesso le disfunzioni del sistema sanitario, gli errori dei medici e si scatena la medicina difensiva. Infine, e parzialmente collegato a tutto questo, milioni di persone tendono a fare riferimento ad internet per trovare diagnosi e terapie per i loro problemi di salute.

Ma, senza entrare nello specifico, la domanda principale rimane: possiamo fare qualcosa per un futuro migliore in termini di salute? E la risposta è assolutamente sì, e non è nemmeno tanto difficile.

Innanzi tutto la scelta del medico è importante. Oggi c’è ancora un notevole dibattito (e spesso il termine dibattito è un mero eufemismo) se sia meglio la medicina occidentale o la medicina alternativa. Lascio ai sostenitori dell’uno o dell’altro sistema le argomentazioni pro e contro. Per parte mia vorrei una medicina, e un medico, dedito al pensiero sistemico.  

Un’altra caratteristica importante del medico del futuro è la sua capacità di comunicare e gestire il paziente, creando con lui una collaborazione piena. Potete infatti essere dubbiosi sull’importanza del pensiero sistemico, ma non esistono più dubbi sul ruolo della comunicazione medico – paziente. Recenti studi di neurofisiologia hanno infatti dimostrato pienamente i meccanismi neurologici e ormonali che sono alla base di una positiva risposta alle terapie, e come questi sono influenzati positivamente o negativamente dalla comunicazione tra medico e paziente.

E permettetemi un pizzico di orgoglio nazionale perché alcuni dei migliori ricercatori mondiali nell’ambito della neurofisiologia sono italiani, come il prof. Fabrizio Benedetti, autore anche di libri imperdibili per chiunque sia medico, come L’effetto placebo