Talvolta si cerca di fare una classifica, una graduatoria del dolore. Sarò esplicita: fare una graduatoria in senso lato è assolutamente impossibile.
Io posso fare una graduatoria delle mie esperienze difficili, ma solo delle mie. E non dipende, se non in modo molto marginale, dall’esperienza.
Dipende da me, dal momento che si sta vivendo, dalle risorse interiori che si riescono a riconoscere e attivare, in parte, ma solo in parte, dalle persone che si hanno accanto in quel momento.
Ogni esperienza è unica e irripetibile, nel dolore come nella gioia, e ciascuno di noi è unico e irripetibile.
La conoscenza di meccanismi, tecniche, esercizi, strumenti, aiuta, prima di tutto a comprendere, e poi ad elaborare.
Non sottovalutare mai il dolore di altri. Anche se a te quell’esperienza sembra poca cosa può essere enorme per l’altro, nel momento in cui sta vivendo, per le risorse a cui riesce ad accedere.
Aggiungo, per correttezza e completezza, che esistono diversi test che calcolano, ad esempio, il punteggio del livello di stress. Li ho studiati a fondo, a volte quando io stessa mi sentivo sotto stress, a volte per pura curiosità. Esistono test che misurano l’ansia, il rischio di burn out, diverse tipologie di stress, la capacità di gestire se stessi, la resilienza…
Non nego la loro validità!
Sono sicuramente utili per comprendere meglio se stessi (capire di essere sotto stress o a rischio di burn out, ad esempio, è fondamentale) e sono uno strumento utile per iniziare un percorso con uno psicologo o uno psichiatra. Io, contraria ad ogni assolutismo, li trovo particolarmente validi quando sono basati sulla percezione soggettiva. Non ti dicono, ad esempio, che cambiare casa comporta uno stress maggiore rispetto all’andare in pensione, o viceversa, come valore assoluto, anche se statisticamente valido, ma aiutano a comprendere se in quel momento, ad esempio, per te cambiare casa è un evento fortemente stressante.
In sintesi, per non dilungarmi troppo, è la persona che, in quel particolare momento, si trova a fronteggiare quel particolare evento, che fa tutta la differenza del mondo.
C’è un elemento che accomuna le esperienze difficili importanti: il cambiamento. L’esperienza modifica qualcosa in noi stessi, nelle relazioni con amici e familiari, nei rapporti con il resto del mondo, e ogni esperienza tosta è un viaggio dell’eroe, o almeno qualche tappa del viaggio. Esattamente i quattro passi di cui racconto spesso!