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Se ho ben capito … - Caso pratico

Se ho ben capito … -  Caso pratico - Dottore, mi ascolti!

Ascolto attivo

Storia

  • Bene. Ora il le prescrivo la terapia, e le do alcuni consigli pratici. Lei prenda XY due volte al giorno, prima dei pasti. Poi ZK alla sera. Deve assolutamente evitare cibi grassi e speziati. Fra tre settimane rifà le analisi, e viene da me per il controllo. È tutto chiaro?
  • Dunque, se ho ben capito prendo XY due volte al giorno prima dei pasti. Lei intende come pasti pranzo e cena?
  • Sì, certo.
  • E poi prendo ZK alla sera. Prima di andare a dormire o subito dopo cena?
  • Ha ragione. Direi un’ora prima di andare a dormire: le facilita anche il sonno.
  • E poi evito cibi grassi e speziati. Mi può dare maggiori indicazioni, o un elenco? Sa, io sono di origine calabresi, e quello che per me è normale, potrebbe essere davvero un cibo speziato. Mi corregga se sbaglio, lei mi sta dicendo che per le prossime tre settimane devo sostanzialmente mangiare in bianco?
  • Non esattamente, ma quasi. Chieda alla mia segretaria l’elenco dei cibi da evitare, così glielo stampa quando esce.
  • E fra tre settimane rifaccio esattamente le stesse analisi che ho fatto la settimana scorsa?
  • Perfetto.
  • Bene, credo di aver capito tutto. La ringrazio e arrivederci.

Domande

Il paziente ha adottato una tecnica di comunicazione ben precisa. Quale?

A che cosa serve questa tecnica?

Risposte

Il paziente ha adottato una tecnica di comunicazione ben precisa. Quale?

Il paziente utilizza la tecnica dell’ascolto attivo.

A COSA SERVE ESATTAMENTE QUESTA TECNICA?

Nell’ascolto attivo l’ascoltatore risponde a chi parla basandosi su quanto ha compreso del messaggio che gli è stato inviato. L’ascolto attivo permette di comprendere esattamente cosa l’altro intende dire, evitando fraintendimenti che possono creare parecchi problemi. Consente anche di porre domande in maniera precisa, senza però assumere toni inquisitori, e senza far capire all’interlocutore che non si è spiegato adeguatamente.

Inoltre fa risparmiare tempo per raggiungere almeno gli stessi risultati di comprensione del normale dialogo.

Infine, ma non per questo meno importante, l’ascolto attivo consente di bloccare interlocutori prolissi in tempi molto più brevi e in maniera assolutamente inoffensiva rispetto alle altre forme di ascolto.

La tecnica dell’ascolto attivo prevede una serie di componenti

    • Ascoltare il contenuto, distinguendo fatti, opinioni ed emozioni.
    • Capire le finalità
    • Valutare la comunicazione non verbale
    • Controllare la propria comunicazione non verbale e i propri filtri
    • Ascoltare con partecipazione e senza giudicare

Ma applicare la tecnica in pratica è molto più semplice che descriverne la teoria!