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Stato d'animo e respiro: un legame indissolubile

Stato d'animo e respiro: un legame indissolubile - Dottore, mi ascolti!

Il respiro è una risorsa speciale per raggiungere lo stato d'animo desiderato

Respira! Quante volte l’abbiamo detto o ci è stato detto, quando c’è una crisi di pianto, quando c’è un attacco d’ansia o di panico, quando uno spavento ci lascia senza fiato.

L’esortazione “respira!” viene usata spesso come una specie di pronto soccorso.

Eppure il respiro è una delle funzioni automatiche di cui raramente siamo consapevoli, come il battito cardiaco.

È davvero un controsenso? Un’abitudine? O c’è di più.

Qualcosa in più c’è.

Fate un esperimento: in questo preciso momento, mentre state leggendo, prendete consapevolezza del vostro respiro e cominciate a renderlo man mano più affrettato. È difficile, vero?

Il fatto è che respiro, battito cardiaco e stato d’animo sono coordinati.

Lasciamo stare il battito cardiaco, difficile da governare (anche se sappiamo tutti che qualcuno ci riesce) e concentriamoci su respiro e stato d’animo.

Quando siamo in ansia, o spaventati, il nostro respiro assume ampiezza e ritmo molto diversi rispetto a quando siamo calmi e rilassati. Lo sappiamo, e possiamo averne infinite prove.

Ma il bello è che è vero anche il contrario.

Se, volutamente, esprimiamo un respiro ampio, con ritmo lento, lo stato d’animo è costretto a seguirlo. Se respiriamo con un ritmo calmo, rilassato, ampio, non siamo più assolutamente in grado di avere uno stato d’animo cupo, ansioso, stressato, spaventato.

Provateci, e rendete il respiro la vostra arma migliore per assumere lo stato d’animo che più vi fa star bene